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Sivaratri ricorda la meta del controllo della mente a tutta l’umanità. Secondo i saggi, la Luna è la deità che presiede alla mente; anche la scienza moderna ha scoperto una relazione sottile tra i capricci della mente e le fasi del satellite. Nella metà oscura del mese, la luna si vede sempre meno con il passare dei giorni; se ne può dedurre che anche la mente subisca un processo di scadimento. La notte che segue questo giorno è la quattordicesima del mese e alla Luna è rimasto ben poco per influenzare la terra o la mente delle persone. Uno sforzo spirituale improvviso, come può essere la veglia, i bhajan e il digiuno fatti per tutta la notte, che è il periodo dell’ignoranza, porterà all’estinzione della mente e quindi alla vittoria su tutte le tendenze e le attitudini con cui essa ha irretito l’essere umano. Questa notte può essere sublimata nello splendore celeste di Siva.
Discorso Divino del 16 febbraio 1977
La via spirituale è quella del distacco, del controllo dei sensi e dell’addestramento rigoroso della mente.
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