Da un racconto iniziatico davvero straordinario:
un giovane ricercatore è accettato da un grande Maestro,
che lo inizia a tecniche originali e potenti.
Sullo sfondo gli elementi della natura
(il Sole, il fiume, gli uccelli, …) da cui sono tratti gli insegnamenti impartiti al giovane.
Queste energie le abbiamo continuamente davanti, ma le persone che sanno guardare solo con gli occhi non le vedranno mai.
7 giorni per 7 esercizi iniziatici da sperimentare
Ci sedemmo per terra, vicino alla sponda, e lui iniziò a parlare:
“Oggi ti rivelerò come caricarti delle energie delle montagne, delle colline, delle pianure. Queste energie le abbiamo continuamente davanti,
ma le persone che sanno guardare solo con gli occhi non le vedranno mai, avranno quindi bisogno di sentirle dentro, gustare la loro potenza,
sentire la loro freschezza, la loro imponente grandezza.
I fiumi, i torrenti e le cascate sono il veicolo fisico di queste forze; ecco perché immergerai il tuo corpo in questo torrente.
Sappi comunque che queste energie, come del resto tutte le energie della natura, sono neutre …e noi schalesh le usiamo solo a scopo benefico.”
Al Taher si alzò e, mentre si stava slacciando i sandali, riprese a parlare:
“Togliti i vestiti e seguimi!”
Feci come mi aveva detto e lo seguii mentre si dirigeva verso il centro del torrente in un punto dove il letto era più basso;
l’acqua scorreva tra le pietre che erano lucide e levigate.
Al Taher mi fece cenno di fermarmi e disse:
“Adesso sdraiati in modo che la corrente dell’acqua passi prima sulla tua testa e poi su tutto il corpo;
tieni gli occhi socchiusi, le gambe leggermente divaricate e le dita delle mani aperte.
Tra un po’ di tempo sentirai meno freddo;
a quel punto cerca di rilassarti completamente:
Quando l’energia passerà nel tuo corpo sentirai un lievissimo formicolìo alle mani,
resta in quella posizione per circa trenta minuti e poi rialzati … molto, molto lentamente.
Io ti aspetterò sulla sponda”.
L’acqua era gelida. All’inizio sentivo i sassi che mi premevano contro la schiena, ma dopo qualche minuto non ci feci più caso.
Quando il mio corpo si abituò a quella temperatura cominciai a rilassarmi; l’acqua sembrava addirittura riscaldarsi, ormai non sentivo più nessun disagio.
Dopo una decina di minuti iniziai a sentire quel piccolo formicolìo; lo sentivo sulle mani e dopo un po’ anche sulla spina dorsale.
Forse avevo sulle labbra un leggero sorriso. Di una cosa ero sicuro: stavo anche piangendo per l’emozione!
Non mi ero mai sentito così bene, le sensazioni che provavo erano le stesse di quando ero bambino, i crepuscoli di maggio, la brezza dell’estate di campagna.
Ancora oggi non riesco a descrivere totalmente quelle emozioni:
è come mangiare una fragola e non saper descrivere il suo sapore.
Quando mi alzai lo feci molto lentamente, proprio come Al Taher mi aveva raccomandato.
Sentii quell’energia espandersi per tutto il corpo, ero carico di qualcosa di veramente inconsueto,
addirittura mi sentivo molto più alto, il mio petto sembrava esplodere di un’energia imponente, maestosa.
penso che mi si leggesse in faccia tutta l’emozione che avevo dentro, tanto che lui mi guardò negli occhi e mi disse:
“E’ sicuramente una bellissima esperienza, ma ricordati di conservarla con te tutto il giorno; per adesso occorrerà un piccolo sforzo,
ma in seguito vedrai che verrà naturale.
Ricordati anche di non forzare mai nessuno a fare questo esercizio per ché è molto potente!
Se poi è fatto controvoglia, avrà di sicuro degli effetti indesiderati.”
Era la prima volta, per me, che un metodo funzionava al primo colpo, senza sacrifici, senza nessuno sforzo;
e ancora oggi avverto le stesse sensazioni delle prima volta ed ogni volta che vedo un fiume, un ruscello, una cascata, mi viene da sorridere,
come se tra me e loro ci fosse una specie di complicità.
Tratto da: Il Talismano Sacro di Delmir
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