La creazione è stata realizzata in totale coscienza e con una totale comprensione.
E’ un processo eterno in cui si passa dal sonno al risveglio e si ritorna al sonno del creatore; proprio come nel caso di un albero:
prima c’è un seme che è un albero potenziale, poi c’è l’albero e più tardi si ritorna al seme.
1. (Foto 1 )
Prima dell’inizio c’è soltanto esistenza, Parabrahma, lo stato dell’Essere, un Essere Indifferenziato e Indefinito.
Poi questo stato d’Essere si definisce, si concentra, diviene il seme primordiale: il Brahma Bija.
Questo seme ha un potere germinatore che è parte integrante di esso stesso.
Ed è così che questo Essere Unico in risveglio comincia a differenziarsi. Il seme emette attorno a sé il suo potere germinatore
che va a costituire un cerchio di energia:
il cerchio primordiale o Adi Valaya.
2. (Foto 2)
Poi il potere, ovvero il cerchio di energia, si concentra e diviene un’entità, il punto primordiale (Adi Bindu), che orbita intorno al seme.
Si ha così l’inizio della separazione in due aspetti:
il Seme che è la Forza di Germinazione, l’Essere Supremo, il suo potere: la Shakti.
L’Essere Supremo è colui che osserva il gioco della creazione realizzata dalla Shakti: Ella agisce ed Egli è lo spettatore.
Finché tra i due c’è la separazione, allora la creazione è in atto. Quando essi si ricongiungono, si ritorna allo stadio indifferenziato di Brahma Bija,
dove lo Sposo e la Sposa sono totalmente identificati l’Uno con l’Altra.
La separazione tra i due aspetti (quello dello spettatore e dell’energia creatrice) assume la forma di un tenero gioco detto Lassya:
infatti l’Essere Supremo respinge la sua Shakti, la allontana per spingerla a creare; in questo modo, il cerchio che Ella descrive si trasforma in ellisse, o
in parabola.
Questo è il movimento primordiale (Adi Gati) che descrive la parabola (Paradakshina) avente nel cuore l’Uovo Primordiale, Pinda.
La figura così descritta è la combinazione Lingam-yoni tradizionale.
3. (Foto 3)
Anche la Shakti emette la sua energia attorno a sé stessa, ad anello.
Quindi ora troviamo due Adi Bindu: uno Spettatore-Sposo-Padre, l’altro Dinamico-Sposa-Madre.
Questi due principi sono anche noti come Sadashiva o Paramatma il primo (il cui riflesso è il Sé, o Atma, che si trova nel chakra del Cuore)
e Adi Shakti o Madre Primordiale il secondo (un residuo di questa energia è la Kundalini che si trova nel nostro osso sacro, chakra Sacrale).
Il gioco di attrazione-repulsione tra i due Adi Bindu crea una tale tensione sulla parabola che questa si deforma sempre più.
Infine si apre in due rami e l’anello di energia della Shakti si snoda, e va a formare il terzo e mezzo; e così è costituito l’OM.
…
A partire da ciò la creazione continua. L’OMKARA (la sillaba OM) si differenzia in tre poteri, i poteri dei tre canali energetici:
– nel Tamo Guna (Esistenza – Desiderio) prende il nome di Mahakali
– nel Rajo Guna (Attività – Attivazione) prende il nome di Mahasaraswati
– nel Sattwa Guna(Rivelazione – Essere Collettivo o Virata) prende il nome di Mahalaxmi.
Tutta la creazione è caratterizzata da Innocenza e Santità, qualità rappresentate da Shri Ganesha, il figlio unico della Madre Primordiale.
Quindi prima della creazione era Uno, dopo la creazione l’Uno si è scisso in Tre:
il Padre, la Madre e la relazione fra loro di Assoluta Innocenza che è il Figlio.
O m
Bellissimo e affascinante 🕉️ grazie 💜🙏💜
A te cara Miriam 💜🙏💜 un abbraccio.